Thinfilm riceve un finanziamento dalla Commissione Europea per sviluppare una piattaforma IoT open-source
Thin Film Electronic ASA, azienda norvegese leader nel settore degli stampati e dei sistemi intelligenti, ha annunciato che le è stato riconosciuto un finanziamento da parte della Commissione Europea per la creazione del primo sistema IoT (Internet of Things) open-source e con un sistema di API “aperto“, cioè non protetto da brevetti o proprietà intellettuale. Il finanziamento da circa 470 mila euro è stato concesso nell’ambito del programma Horizon 2020.
Thinfilm si occuperà di creare una piattaforma su scala globale capace di gestire miliardi di oggetti ed i dati generati da questi ultimi, un progetto denominato TagItSmart il cui obiettivo principale è quello di consentire alle organizzazioni di creare un sistema capace di gestire dispositivi IoT ed i relativi servizi nell’ambito di un processo di “sensorizzazione” dei dispositivi che acquisiscono sempre di più nuove funzionalità per interagire con altri dispositivi esterni e con le persone.
Per questo progetto, l’azienda collaborerà con altri attori come Siemens, Unilever, EVRYTHNG, VTT e l’Università del Surrey. La disponibilità di un sistema aperto, oltre che open-source, soprattutto nell’implementazione delle sue API per lo sviluppo di software che possa collegarsi alla piattaforma, è reso sempre più importante dalle controverse posizioni che la giurisprudenza statunitense sta adottando nei confronti proprio delle API, come evidenziato dalla causa tra Oracle e Google in relazione a Java. Queste posizioni mettono a rischio la possibilità di usare API sviluppate da aziende statunitensi all’interno di software personalizzato, soprattutto se (come sembra) Oracle sarà in grado di vincere la causa contro l’azienda di Mountain View, cosa che de facto renderebbe brevettabili le API messe a disposizione dai software.
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