Microsoft e Google mettono fine alle loro controversie legali
Microsoft e Google hanno deciso di concludere la loro disputa legale legata ai brevetti in diverse aree tecnologiche e terminare così una controversia durata circa 5 anni. L’accordo metterà fine a diversi feudi tecnologici e segnala la volontà delle aziende IT di ricorrere sempre meno alle controversie legali nel tentativo di indebolire i concorrenti. Questo potrebbe mettere sotto pressione Apple, una delle aziende più aggressive dal punto di vista legale, e spingerla a concludere anche le sue controversie legali.
Google è entrata direttamente nelle dispute dopo la sua acquisizione di Motorola Mobility, completata proprio per ottenere il grande portfolio dell’azienda e difendersi da una serie di attacchi portati ad Android principalmente da parte di Apple e Microsoft. Di recente però le dispute legali sono sembrate spesso controproducenti e la maggior parte dei detentori di brevetti in campo tecnologico hanno preferito unirsi attraverso accordi reciproci o la costituzione di consorzi, in modo da stimolare l’innovazione, scoraggiare i cosiddetti troll e soprattutto favorire l’adozione delle proprie piattaforme.
Spesso aziende impegnate in controversie si sono poi ritrovate insieme. E’ proprio il caso di Microsoft e Google che hanno formato l’Alliance for Open Media (AOM) per consentire l’uso gratuito (royalty-free) di protocolli di codifica basate su standard aperti ed open-source.
In una dichiarazione congiunta Microsoft e Google hanno affermato che le due aziende lavoreranno insieme in vari settori della tecnologia, inclusa la realizzazione dei citati standard gratuiti di encoding e l’adozione in Europa di un sistema di brevetti unificato. Non sono però stati rivelati i termini finanziari dell’accordo. La controversia legale era relativa a prodotti come Android, Xbox e la possibilità per Google di distribuire smartphone negli Stati Uniti.
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