Google mette nel mirino iOS mentre debuttano decine di dispositivi Android Wear
Google ha dato seguito alla sua “minaccia” di offrire Android Wear agli utenti di iPhone ed ha annunciato che i dispositivi wearable (indossabili) sono ora capaci di effettuare il pairing con gli iPhone di quinta generazione attraverso una applicazione specifica. Lo svantaggio è però che il pairing è possibile solo con dispositivi di nuova generazione (i più recenti) e che non tutte le funzionalità supportate su Android lo saranno anche su iPhone.
La mossa viene considerata importante per un mercato che, dopo un picco di interesse, sta rallentando in modo sensibile. Negli USA, il mercato dei wearable si è ridotto moltissimo dopo il picco di Gennaio, un mese che ha visto quadruplicarsi le richieste rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. IDC afferma che Apple ha venduto circa 3,6 milioni di Watch nel secondo quadrimestre dell’anno, cosa che la porta ad essere il secondo produttore con il 19,9% del mercato.
Fitbit rimane il primo produttore con i suoi 4,4 milioni di consegne ma Apple è in scia. Samsung è l’unico dei produttori di dispositivi Android Wear nei top-5, con il quinto posto garantito da circa 600mila consegne, per un market share del 3,3%.
Ma ora che Wear consente di ricevere le notifiche da applicazioni compatibili con Android su iPhone, gli sviluppatori della piattaforma di Google possono aprirsi ad un mercato che tradizionalmente spende di più del corrispondente segmento Android, sia per i dispositivi che sullo store di applicazioni.
Google ha già confermato che tutti i dispositivi indossabili di nuova generazione supporteranno l’integrazione con iOS ma questo sottintende che i dispositivi meno recenti. e cioè quelli dei clienti che per primi hanno comprato la nuova linea e la nuova piattaforma, non saranno supportati per la delusione dei loro possessori. Android poi è famoso per la sua estrema frammentazione con decine di dispositivi non aggiornabili pur in presenza della possibilità tecnica di farlo. Alcuni utenti hanno scoperto che il reset del dispositivo alle condizioni di fabbrica consente di abilitare il funzionamento del supporto per iOS ma i messaggi conflittuali che lancia Google non aiutano a fare chiarezza.
Leave a Response