Nokia vende Here ad un consorzio automobilistico per 2,8 miliardi di Euro
Un consorzio di costruttori automobilistici composto da Audi, BMW e Daimler AG (che possiede il famoso marchio Mercedes-Benz) acquisterà la divisione Here di Nokia per 2,8 miliardi di Euro. Here, che si occupa di fornire servizi di visualizzazione in tempo reale di funzionalità di mapping e geocoding e che viene usata tra gli altri da Microsoft, SAP e Samsung, era nata nel 1985 negli Stati Uniti con il nome di Navteq ed era poi stata acquisita da Nokia nel 2007.
Tra gli effetti di questa acquisizione da parte del consorzio tedesco c’è anche quello di lasciare la tecnologia in mani europee dopo che le offerte di altre aziende come Apple, Facebook e Uber avevano fatto balenare la possibilità che l’azienda (o meglio la divisione) tornasse oltreoceano.
L’operazione di vendita di Here era diventata più di una possibilità in seguito all’acquisizione di Alcatel-Lucent da parte di Nokia che ora afferma di aver completato con questa operazione la ristrutturazione dell’azienda alienando sia la divisione Mobile & Devices (venduta a Microsoft) e quella della cartografia digitale.
La divisione Here aveva generato un fatturato di quasi un miliardo di euro nel 2014 e ricavi per 28 milioni nella prima parte del 2015.
Mappe per tutti
Il consorzio tedesco ha affermato che continuerà a far funzionare Here come unità indipendente per la fornitura di servizi di cartografia e di localizzazione. Dieter Zetsche di Daimler AG afferma che la cartografia digitale ad alta precisione sarà una componente fondamentale della mobilità del futuro. Con l’acquisizione di Here, il consorzio vuole garantire l’indipendenza di questo servizio di grande importanza per tutti i produttori di automobili, i fornitori ed i clienti in altri settori.
Non è da sottovalutare però l’importanza strategica della divisione in un’era nella quale molte aziende stanno sviluppando automobili a guida automatica o dotate di altre funzionalità di intelligenza artificiale. Come per il sistema GPS, la cui versione europea – Galileo – sarà pienamente operativa a breve, il Vecchio Continente non vuole dipendere da potenziali rivali per i servizi di geolocalizzazione e mapping.
Una potenziale fonte di informazioni
Il consorzio europeo è però anche interessato a tutte le informazioni che in futuro i veicoli connessi potranno generare. “Man mano che il numero di veicoli connessi aumenterà, le tecnologie diventeranno più economiche e sempre più complesse e consentiranno di acquisire moltissimi dati e personalizzare i servizi a seconda delle esigenze dei clienti”. E’ quello che ha dichiarato Ulrich Hackenberg, componente del consiglio direttivo per lo sviluppo tecnologico di Audi.
Tra i dati che possono essere raccolti ci sarebbero informazioni in tempo reale su potenziali pericoli (ad esempio l’attivazione dell’ABS di un veicolo) o informazioni sul traffico sempre più accurate. Inoltre, una maggiore precisione dei dati consentirà di progettare nuove funzionalità come la pianificazione del traffico delle città o del percorso di una singola macchina per minimizzare il consumo di carburante oppure il tempo di sosta nelle stazioni di servizio.
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