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Facebook cambia ancora le regole: in arrivo “See first” e tanti saluti ai “like”
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Facebook cambia ancora le regole: in arrivo “See first” e tanti saluti ai “like”

Si sa che aziende come Google, Facebook e Twitter devono costantemente modificare i propri algoritmi e le regole che governano il posizionamento pubblicitario per sopperire al più semplice degli effetti collaterali: quando tutti iniziano a comprendere bene come usare al meglio gli strumenti di marketing, l’efficacia di tali strumenti diminuisce costringendo i servizi a cambiare per riavviare un nuovo ciclo.

Spesso queste novità vengono presentate come miglioramenti per gli utenti (cosa non si fa per loro!), a volte vengono solo introdotte senza tanti complimenti. L’ultima novità di casa FB è l’introduzione della funzionalità “See first” che consentirà agli utenti di dare priorità ai contenuti di determinate fonti che compariranno prima di tutti gli altri, evidenziate da un badge blue. A qualcuno queste caratteristiche ricorderanno quelle dei famosi Like sui quali molte aziende hanno investito molto, acquistando decine, centinaia o migliaia di fan. Recentemente Facebook aveva depotenziato i like riducendo le possibilità che un utente vedesse i post di una pagina in base a regole ben specifiche che, in teoria, dovrebbero essere collegate agli interessi degli utenti.

Sono in molti a pensare che Facebook avrà difficoltà in futuro a convincere i piccoli inserzionisti a comprare qualcosa (specialmente la visibilità) sul social network dopo lo smacco degli investimenti nei like e funzionalità come see-first che sembrano progettate per dare vantaggi ai grandi marchi.

In realtà questa modifica aveva consentito di introdurre i post che potevano essere evidenziati solo in caso di pagamento, rendendo di fatto inutili – o almeno molto menu utili – gli investimenti in like. Le funzionalità di see-first completano la trasformazione consentendo all’utente di dare priorità a determinate fonti a prescindere dai like,  creando un nuovo livello di organizzazione dei contenuti.

Gli utenti potranno decidere di contrassegnare come see-first non solo gli amici ma anche le pagine o i profili pubblici ed è qui che risiede l’opportunità per le aziende perché se riusciranno a farsi aggiungere nell’elenco dei see-first, scavalcheranno facilmente le altre e renderanno i propri post più visibili. Inoltre, questa funzionalità darà la possibilità agli utenti di migliorare la qualità delle informazioni che ricevono nel feed principale, superando le decine di like aggiunti in seguito a specifiche campagne, post, promozioni o favori da fare ad amici e conoscenti. Qualche anno di questi comportamenti ha creato spesso feed pieni di informazioni che non sono davvero interessanti per gli utenti ed in aggiunta i like sono pubblici, cosa che rende difficile la loro rimozione. Con il see-first gli utenti possono andare oltre e selezionare le informazioni che davvero vogliono visualizzare. Un utente che selezionasse con questa modalità molti siti di news ed informazioni otterrebbe per esempio l’effetto di avere un feed di news, come un quotidiano.

Il problema però nasce per gli inserzionisti, soprattutto quelli che avevano investito nei like, perché non c’è dubbio che molti utenti utilizzeranno la nuova funzionalità per i marchi più noti, magari per Ferrari o per LaRepubblica, mentre i marchi meno noti troveranno difficoltà a farsi inserire nei see-first e perderebbero il loro investimento nei like considerato che questo non garantirebbe più loro una buona visibilità nel feed dell’utente, spingendoli ancora più in basso. E’ vero che già oggi i post degli utenti vengono visualizzati in base a regole più complesse del solo like ma questa novità li penalizzerà ancora di più.

Secondo Greg Marra, il program manager per See-First, è improbabile che queste funzionalità abbiano un impatto importante per gli inserzionisti ma in realtà i dubbi persistono, sia perché queste novità sembrano pensate per favorire i grandi marchi, quelli che hanno più visibilità, sia perché c’è il fondato sospetto che ci sia qualche connessione con la lenta trasformazione dei feed degli utenti in canali di visualizzazione delle news derivanti dalle partnership con gli editori dei morenti quotidiani e magazine cartacei che sono alla ricerca di canali alternativi.

Sono in molti a pensare che Facebook avrà difficoltà in futuro a convincere i piccoli inserzionisti a comprare qualcosa (specialmente la visibilità) sul social network dopo lo smacco degli investimenti nei like e funzionalità come see-first che sembrano progettate per dare vantaggi ai grandi marchi.

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The Server-Side Technology Staff
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